L’esperienza laboratoriale realizzata in luoghi dedicati è
senz’altro significativa e incisiva nella vita scolastica dei bambini. Ciò che
di libresco o anche pratico che si fa in aula non ha la stessa pregnanza di
quanto “toccato con mano”.
Se poi è la prima visita guidata effettuata, l’effetto è
ancora maggiore in quanto si somma anche quello della condivisione di
esperienze che possono sembrare banali a noi adulti, come quella di essere
tutti sullo stesso pullman, di allontanarsi fisicamente dal mondo solito, di
osservare tutti insieme cose nuove.
Abbiamo verificato che viviamo in pianura, che ci sono campi
coltivati di diverso colore a secondo delle colture; che esiste il porto
commerciale con i cantieri e silos e containers per le merci e quello turistico
con navi enormi da crociera ed aliscafi per le nostre isole, il porticciolo per
Carabinieri, Vigili del fuoco, Guardia costiera, Polizia. In bella evidenza
“Mascalzone latino” della regata di Valencia.
Una città è molto
grande e trafficata, c’è il tram che corre sulle rotaie, i binari per il treno,
l’aereo che ci atterra quasi in testa (eravamo in prossimità di Capodichino), i
grattacieli del Centro direzionale, le colline, il Vesuvio, strade, superstrade
e autostrade, il Maschio Angioino, il Palazzo Reale, la galleria tutta buia.
La villa comunale non ha prodotto grandi effetti perché a
Cardito ce n’è una bella e grande. Ma il mare…..
Bello, azzurro, luminoso, pieno di barchette e di gente a
prendere il sole sulla spiaggia e sugli scogli, con la splendida Via
Caracciolo, le gradinate per la Coppa Davis, Castel dell’Ovo proteso verso
Capri..
Come si fa domani tra i banchi? Meno male che è il mio
giorno libero e chissà quanti di loro hanno pensato di imitarmi!?!
Vediamo loro che verbalizzano:
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